Stato assoluto


La prima forma istituzionale di Stato moderno è stata la monarchia assoluta, il cui esempio più significativo è costituito dal regno di Luigi XIV di Francia (1661-1715), che rafforzò il potere centrale e monopolizzò i servizi. Il tratto essenziale di questa forma di Stato è l'accentramento del potere nella figura del monarca, che esercita in questo modo, direttamente o indirettamente, tutte le funzioni della sovranità.

Luigi XIV di Francia: vita e assolutismo del Re Sole | Studenti.it


La legittimazione teorica dell'assolutismo si trova nell'opera di Thomas Hobbes, il quale ritiene che esso costituisca la soluzione necessaria per uscire dalla condizione di guerra permanente in cui si troverebbe per natura il genere umano. Lo Stato assoluto è per Hobbes l'esito di un patto irrevocabile, con cui gli individui cedono a una sola persona o istituzione la libertà totale di cui essi godono per natura, ricevendone in cambio pace e sicurezza. Questo patto decreta dunque una sottomissione totale degli individui al potere politico, che diventa così la sola fonte legittima delle norme necessarie alla convivenza sociale. Si tratta di una tesi "estrema" che oggi può apparirci decisamente reazionaria, ma che parte in realtà da un presupposto radicalmente nuovo, ossia quello della laicità del potere politico. Secondo Hobbes, infatti, l'autorità dello Stato, lungi dal derivare da Dio, o comunque da un principio superiore trascendente, scaturisce semplicemente da una sorta di "contratto" stipulato dagli uomini per porre fine a una condizione originaria reputata insostenibile.

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