Interrogare la realtà per ricevere risposte
Interrogare la realtà per ricevere risposte
Nella ricerca la situazione è analoga: lo studioso pone domande alla realtà "costringendola" a piegarsi ai suoi interrogativi e ai suoi interessi, ma disposto comunque ad accettare le risposte che riceverà, e a mutare, in funzione di queste, la propria visone delle cose. Ogni ricerca, qualunque sia l'ambito in cui nasce, prende avvio da un "problema", cioè da una situazione di "mancanza", di privazione, che è vissuta come disagio e che chiede di essere risolta. Talvolta il problema è un fatto concreto, che si impone all'attenzione degli studiosi e dell'opinione pubblica per la sua urgenza e gravità.
Nel campo delle scienze umane raramente la ricerca è mossa da emergenze così impellenti, ma scaturisce comunque da fattori di criticità che stimolano l'interesse dello studioso. Nell'ambito della psicologia sociale, ad esempio, lo psicologo statunitense Stanley Milgram (1933-1984) condusse nel 1961 il suo esperimento sull'influenza dell'autorità (dimostrando che il principio di autorità può condurre i soggetti a compiere azioni in contrasto con i loro valori morali) quando era iniziato da pochi mesi il processo contro il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann. Milgram era interessato a capire quali meccanismi psicologici potessero avere spinto i soldati tedeschi, durante la Seconda guerra mondiale, a eseguire gli ordini disumani che avevano ricevuto.
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