Interculturalismo in prospettiva globale

 È importante sottolineare che la prospettiva interculturale nasce da un'attenta lettura di tutti i processi sociali della realtà contemporanea, non solo di quelli legati all'immigrazione. Sarebbe infatti riduttivo pensare che la finalità dell'interculturalismo sia semplicemente la gestione delle relazioni tra cittadini e immigrati allo scopo di prevenire i conflitti e migliorarne la convivenza. Questo aspetto è indubbiamente centrale e qualificante, ma non esaurisce l'orizzonte della cosiddetta "intercultura", il cui significato più profondo è la costruzione di relazioni umane ricche e significative, fondate sull'apertura all'altro e sul dialogo.

Non c'è bisogno, infatti, di aspettare l'arrivo degli immigrati per assistere a episodi di emarginazione e di discriminazione, perché ovunque possono essere eretti steccati.  Ogni volta che ci chiudiamo nel recinto mentale del "noi" (noi buoni, giusti, aperti, civili, progrediti...) innalziamo una barriera oltre la quale ci sono "gli altri" (meno buoni, meno giusti, meno aperti ecc.); secondo i principi dell'interculturalismo, invece, l'altro non si oppone all'io, ma in qualche modo vi è contenuto, perché ciascuno di noi ha dentro di sé la pluralità. Il nostro io, la nostra identità, è il risultato mai definitivo di esperienze, incontri, riflessioni, studi, eredità culturale lasciataci dalle generazioni precedenti e individualmente rielaborata.

La prospettiva interculturale aiuta quindi a rompere i gusci nei quali spesso inconsapevolmente ci si chiude per comodità o per pigrizia (il guscio dell'individualismo, della famiglia-rifugio, del gruppo di amici nei quali ci rispecchiamo, dell’ideologia che non siamo disposti a mettere in discussione) e ad aprirci a nuovi orizzonti cognitivi, umani, ideali.

 

Interculturalismo: el interculturalismo

Commenti

Post popolari in questo blog

Vivere in un mondo globalizzato

Alle radici della multiculturalità

La ricerca sociologica