East is east

East Is East [Edizione: Regno Unito]: Amazon.it: Om Puri, Linda Bassett,  Damien O'Donnell, Om Puri, Linda Bassett: Film e TV



Primi anni ’70. La famiglia Khan vive nel piccolo sobborgo inglese di Salford, nel Lancashire.
Il padre George, pakistano gestisce un negozio di fish’n’chips, “possiede” una consorte inglese (ma a casa ha lasciato la prima moglie) che gli ha dato sette figli.

I figli sono stati educati all’insegna della più scrupolosa osservanza religiosa e della rigorosa obbedienza al capofamiglia. George Khan è un vero e proprio padre-padrone che da un lato (è pro-prietario di un fish&chips) vuole che i figli facciano strada all’interno della società britannica, dall’altro non ammette che ci si adagi nei corrotti costumi occidentali, rifuggendo dalle tradizioni della cultura pakistana e della religione islamica.
Una simile situazione non può che generare dissidi, tensioni, incomprensioni e conflitti.
La vita dei sette figli non è per nulla facile: il più grande per evitare un matrimonio combi- nato scappa di casa e viene “cancellato” dal padre (tanto che la sua foto tolta dalla parete lascia solo un inquietante e malinconico alone sulla vernice), Saleem finge di studiare inge- gneria per dedicarsi all’arte e realizzare imbarazzanti sculture iperrealiste, Meenah non è proprio persuasa che il ruolo della donna sia quello tradizionale, per il più piccolo Sahaid, che ha una difficile e fragile relazione con il mondo (da cui si protegge con un eskimo che non si toglie mai), la circoncisione imposta rappresenta un trauma, due altri figli grandi si destreggiano tra un’integrazione con il mondo esterno (il pub, la discoteca, le ragazze ingle- si, il quartiere, ...) e un’adesione superficiale al contesto etnico-religioso deciso dal padre (la moschea, i divieti alimentari, ...), solo uno dei figli ha una sincera fede islamica e una reale devozione al padre.

La rottura definitiva del fragile equilibrio familiare avviene quando l’instancabile e intolle- rante genitore decide di far sposare a due dei suoi figli, a scatola chiusa, le eredi di un macellaio connazionale, scatenando la reazione della moglie per troppo tempo succube.


ANALISI DELLA STRUTTURA 


East is East è tratto dalla commedia fortemente autobiografica dell’autore pakistano Ayub Khan-Din, messa in scena per la prima volta al Royal Court Theatre nel 1997.
Lo stesso autore ha sceneggiato il testo per la versione cinematografica cercando, fin dalla sequenza iniziale, di aprire lo spazio drammaturgico, inscenando una processione religiosa anglicana, alla quale, non visti, la famiglia Khan partecipa, all’insaputa del padre padrone (di fede rigorosamente islamica). Il punto di vista dall’alto determina il luogo degli eventi (il quartiere popolare di Salford, nel Lancashire) e costruisce allegoricamente lo spazio e i confini simbolici del conflitto (dove Est è Est) e della contaminazione (dove Est è anche Ovest) al centro della drammaturgia.

East is East fin dai suoi primi passi narrativi si inquadra in un filone fertile del nuovo cinema Britannico che suggerisce storie di confine all’interno delle comunità pakistane residenti in Gran Bretagna.Tra i molti testi apparentabili ricordiamo:“My Beautiful 

Il film assume i toni della commedia mixandoli con accenti e accelerazioni forti e dramma- tiche (in particolare nelle sequenze in cui si scatena la brutalità del padre verso la moglie inglese e verso i figli) allestendo un teatrino familiare al quale assistono più o meno parte- cipi o indifferenti i vicini (in particolare si noti il gioco di sguardi volutamente iterato con il vicino antistante nel vicolo, convinto appartente al partito di Enoch Powell, leader negli ’70 del National Front, organizzazione fascista e razzista.

Si ride, spesso e volentieri, ma, a ben vedere, si dovrebbe piangere.
“East is East”, infatti, denuncia: l’incapacità di accettare la diversità e l’impossibilià di credere in una possibile integrazione pacifica, le scelte estorte, i rituali imposti con il pugno di ferro, i dogmatismi, le prevaricazioni, le violenze domestiche e non, esercitate in nome della reli- gione, della tradizione e della famiglia-clan.
Il film si muove tutto su un terreno minato in cui si scontrano due culture e diverse anti- nomie: nuovo/vecchio, tradizione/anarchia, democrazia/tirannide.

Dal punto di vista cinematografico Damien O’Donnell pur scegliendo un punto di vista neutro in alcuni momenti sceglie lo sguardo del piccolo Sajid, rinchiuso nel proprio bozzolo-parka come sorgente pri- vilegiata per guardare dentro il groviglio Khan, vedi in particolare il buio/buco nero durante l’intervento di circoncisione e almeno due soggettive dall’interno del cappuccio del parka.

Lo sguardo innocente di Sajid è testimone di un inferno quotidiano che per parados- so si trasforma in un girotondo di aneddo- ti e micro-rituali, in cui l’eco lontano della guerra indo-pakistana (1971) rimbomba sordo come una sottile metafora delle tensioni e delle violenze interne.

O’Donnell gioca per sottrazione dando spazio ai personaggi (ogni figlio è ben tratteggiato, la madre costituisce un punto di riferimento fermo e su tutti campeggia nei suoi tic e nelle sue furie il burbero e feroce George Khan, padre a sua volta in crisi) e accumula indizi attraverso apparentemente banali dettagli (vedi il vuoto lasciato sulla parete/altare da una delle foto degli figli).

Costruisce inoltre atmosfere esterne al set familiare (il catechismo alla moschea, la gita nella grande città, Bradford (ribattezzata Bradistan per la forte presenza pakistana) per assistere a una proiezione cinematografica, la fuga notturna di due tra i figli per recarsi in discoteca, il viaggio a Londra per trovare il fratello ribelle commesso in una boutique di cappelli, pura Swinging London).

La sequenza finale con la presentazione delle due bruttissime mogli promesse in sposa ai due figli più grandi racchiude in sè i germi dello slapstick del periodo del cinema muto, con al posto della classica torta, l’iperrealista scultura di gomma raffigurante un innominabile e irrapresentabile sesso femminile.


East Is East, cast e trama film - Super Guida TV


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