Bell Hooks
Gloria Jean Watkins è una scrittrice, attivista e femminista statunitense conosciuta con lo pseudonimo bell hooks. Il nome "bell hooks" deriva da quello della bisnonna materna, Bell Blair Hooks.
Il focus della sua scrittura è stata l'intersezionalità di razza, il capitalismo, il genere e la loro capacità di produrre e perpetuare sistemi di oppressione e di dominio di classe. Ha pubblicato più di 30 libri e numerosi articoli accademici, è apparsa in documentari e ha partecipato a conferenze pubbliche. Principalmente attraverso una prospettiva postmoderna ha affrontato razza, classe e genere nell'istruzione, arte, storia, sessualità, mass media e femminismo.
Insegnare a trasgredire
Riconoscersi nella differenza
Insegnare a trasgredire si apre con alcuni racconti biografici in cui bell hooks ricorda di quando le scuole erano ancora differenziate per bianchi e neri e di quanto quegli ambienti ghettizzati siano stati per lei un fattore stimolante, vivo, produttivo. Al contrario, frequentare le scuole con i bianchi ha significato interfacciarsi con un mondo patriarcale e razzista in cui far parte della minoranza voleva dire essere “diversi”, oggetti e non soggetti: «Noi ragazzini neri eravamo furibondi di essere stati costretti a lasciare la nostra amata scuola per neri e dover attraversare la città per essere inseriti nelle scuole bianche. Eravamo noi a spostarci, e quindi assumerci la responsabilità di rendere reale la desegregazione. Abbiamo dovuto rinunciare a quanto era per noi familiare, ed entrare in un mondo freddo e alieno».I
l paradosso sta nel modello multiculturale, nell’assenza di un pensiero critico che riconosca le differenze di razza e classe e le affronti, perché farlo vorrebbe dire acconsentire al cambiamento.Come possiamo ripensare le pratiche di insegnamento nell'era del multiculturalismo? Cosa fare degli insegnanti che non vogliono insegnare e degli studenti che non vogliono imparare? Come affrontare il razzismo e il sessismo in classe? Intriso di passione politica, "Insegnare a trasgredire" fonde la conoscenza pratica dell'insegnamento e la connessione profondamente avvertita con il mondo delle emozioni e dei sentimenti. Un libro su insegnanti e studenti che osa affrontare questioni quali eros e rabbia, dolore e riconciliazione, nonché il futuro dell'insegnamento stesso.
Le scelte dei docenti
bell hooks concepisce l’aula come un luogo partecipativo, in cui la consapevolezza reciproca di ognuno, docenti e studenti, nel partecipare al processo di formazione, rende lo studente un’entità attiva e non passiva, cosciente del suo processo di apprendimento e partecipazione. «Bisogna avere sete di conoscenza».
Attuare tali concetti, ereditati dal pedagogista brasiliano Paule Freire, presuppone le solite resistenze da parte del mondo dell’istruzione: istituzioni scolastiche lente nel loro processo di innovazione, aggiornamento e progresso; modifiche ai programmi didattici sterili e spesso conservatori; contenuti didattici affrontati nell’unico modo possibile, quello convenzionalmente accettato.
bell hooks incolpa i docenti di non fare scelte coraggiose e non mettere gli alunni nella condizione di esprimere la loro opinione sempre, soprattutto quando questa è controcorrente. La paura di non rispondere in modo corretto, di fare una “figuraccia”, di non essere considerati in maniera positiva da compagni e docenti, è ciò che limita la possibilità di un dialogo costruttivo. Mantenere l’ordine in classe a tutti i costi garantisce l’autorevolezza che sembra essere ancora l’unica via possibile per un insegnamento funzionante e funzionale: il retaggio di un vecchio mondo bianco e borghese che non è poi così vecchio.
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