Le trasformazione del mondo del lavoro

 Il mercato del lavoro

Così come si parla di "mercato della casa" o di "mercato dell'auto" per indicare gli scambi che hanno per oggetto, rispettivamente, i beni immobili e le automobili, allo stesso modo si può parlare di mercato del lavoro per riferirsi agli scambi che hanno per oggetto qualunque forma di prestazione lavorativa. Alla base di questo concetto sta un'altra importante acquisizione della modernità, ovvero la nozione di lavoro salariato.

Con la fuga dalle campagne avviata dal fenomeno delle recinzioni, si crea invece una situazione differente: si forma infatti un gran numero di lavoratori liberi da rapporti di dipendenza personale, che possono quindi disporre di sé stessi e offrire ad altri la propria opera in cambio di un compenso in denaro, con cui dovranno autonomamente provvedere alle proprie necessità. Diversamente dallo schiavo e dal servo, il salariato è quindi un uomo giuridicamente libero, la cui subordinazione nei confronti del datore di lavoro è limitata alla sfera professionale, senza toccare l'ambito della vita privata. Tuttavia, egli può lavorare solo a patto che qualcuno gliene offra la possibilità assumendolo e corrispondendogli un salario, ed è inoltre esposto a nuove forme di precarietà: prima tra tutte la perdita del posto di lavoro, che, per chi non possiede altri mezzi di sostentamento, può significare la caduta in uno stato di miseria senza prospettive.


Mercato del lavoro - DE (DFE) - Repubblica e Cantone Ticino 



Domanda e offerta 

L'economia politica classica, in generale, considera il mercato come un sistema regolate dalla legge della domanda e dell'offerta, enunciata dall'economista francese Jean-Baptiste Say.

Neanche Say credeva alla Legge di Say | Keynes blog


Secondo questa legge, il prezzo di una merce varia in proporzione al variare della domanda, fino al raggiungimento di un punto critico in cui si inverte l'andamento. Ovvero: se molte persone sono interessate ad acquistare un certo prodotto, mentre sono poche quelle che lo vendono, il suo prezzo tenderà a salire, tanto da indurre nuove imprese ad avviarne la produzione; ciò porterà a un momento in cui l'offerta di quel bene sarà nuovamente in equilibrio con la sua domanda, il che farà invertire la tendenza al rialzo dei prezzi, Se, viceversa, un determinato prodotto è venduto da molte persone, mentre sono poche quelle interessate a comprarlo, il suo prezzo scenderà fino a quando anche la sua produzione inizierà a diminuire, e questo porterà l'offerta a tornare gradualmente in equilibrio con la domanda, consentendo di nuovo il rialzo dei prezzi.

La legge di Say incoraggia la fiducia in un'illimitata capacità di autoregolazione del mercato, suggerendo l'idea che la via migliore per uscire da una fase di crisi sia quella di lasciare i prezzi liberi di fluttuare verso l'alto o verso il basso, fino a raggiungere un punto di equilibrio soddisfacente sia per chi vende sia per chi compra. Malgrado i limiti evidenziati nel corso del XX secolo, il meccanismo della domanda e dell'offerta non cessa di esercitare, anche ai giorni nostri, una funzione di orientamento e predizione per nulla trascurabile. Del resto, anche la nostra esperienza di consumatori, per quanto semplice e limitata, ci dimostra che, in periodi di recessione, cioè di calo della domanda e i centri di distribuzione cercano di invertire la tendenza con strategie promozionali di abbassamento dei prezzi è l'indicatore fondamentale domanda, i centri bassi cessano.



Domanda e offerta | Definizione e spiegazione - IONOS













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