La globalizzazione: di cosa parliamo?

I termini del problema 

 La parola "globalizzazione" è entrata di recente nel lessico delle scienze umane e nel linguaggio quotidiano. Si chiama globalizzazione l'insieme dei processi di varia natura che tendono ad accorciare le distanze e a unificare il mondo attraverso la creazione di sistemi specializzati di portata mondiale. Questi agiscono superando gli ostacoli rappresentati dalle barriere nazionali creando di fatto "una società globale" a cui tutti apparteniamo.Globalizzazione e i suoi effetti. I giovani studenti intervistano le loro  famiglie


Radici antiche e moderne

Gli effetti della globalizzazione sono evidenti su scala mondiale da circa 20 anni: ma i processi storici di riduzione delle distanze e di unificazione politica e culturale di civiltà diverse non sono novità nella storia universale.  Volendoci spingere molto indietro nel tempo, potremmo citare il progetto di Alessandro Magno che tentò di unificare Occidente e Oriente attraverso una reciproca assimilazione di ordinamenti politici, usi e costumi, oppure la civiltà araba che in Spagna e Sicilia, nei secoli IX e X dC, offrì l'esempio di una riuscita fusione di cultura e di convivenza tra popoli diversi.  L'attuale globalizzazione si differenzia per le dimensioni planetarie dei processi che innesca, impensabili prima dell'espansione dell'economia di mercato e dello sviluppo dei mezzi di trasporto e di comunicazione, avvenuti nel XX secolo.


Verso il villaggio globale

Lo sviluppo dei processi di globalizzazione ha presupposto alcuni eventi storici, che si possono così sintetizzare: 



-        la fine della contrapposizione politica del mondo in due blocchi, occidentale e orientale , facendo riferimento a Stati Uniti e Unione Sovietica, e la fine del clima di guerra fredda che per molti anni aveva caratterizzato i rapporti tra le due superpotenze.  Da quel momento, l'ordine bipolare , basato sul terrore del conflitto atomico, ha ceduto il posto a una situazione politica mondiale di grande complessità e mobilità in cui non è ancora possibile vedere i segni di un nuovo ordine mondiale; 

-        La terza rivoluzione industriale, una profonda trasformazione nei sistemi produttivi le cui caratteristiche principali sono: la nascita di nuovi settori produttivi (elettronica, informatica);  la trasformazione dei processi produttivi, con la diffusione dell'automazione nelle fabbriche;  l'applicazione dell'informatica al settore secondario e terziario.

-        L'evoluzione dei trasporti e delle comunicazioni, a cui l'elettronica ha dato un decisivo impulso (computer, internet, trasmissioni satellitari, telefonia mobile).  



Il mondo diventa, secondo la celebre espressione utilizzata dal sociologo canadese Marshall McLuhan, un villaggio globale in cui la tecnologia, estendendo le nostre possibilità di conoscenza oltre il limite delle informazioni che ci vengono dai sensi, concentra idealmente i luoghi e gli individui del pianeta in un'unica dimensione spazio-temporale.


Commenti

Post popolari in questo blog

Vivere in un mondo globalizzato

Alle radici della multiculturalità

La ricerca sociologica